venerdì 23 maggio 2014

ANCORA FURTI NELLE LAVANDERIE

I fidanzati terribili, mandano in tilt tutti i cambiamonete: catturati a Velletri

La coppia - ora arrestata - era formata da una italiana da una 34enne italiana e dal suo boy di 26 anni di passaporto romeno. Colpi a Deruta, Todi, Marsciano e Fratta Todini
I fidanzatini esperti nel fare impazzire i cambiamonete di lavanderie a gettone, self-service e anche dei distributori notturni delle aree di servizio. Da Velletri aveva raggiunto più volte Todi, Deruta. Marsciano e Fratta Todina per portarsi a casa dai 200 ai 300 euro a botta. La coppia - ora arrestata - era formata da una italiana da una 34enne italiana e dal suo boy di 26 anni di passaporto romeno.
Hanno sempre utilizzato lo stesso modus operandi:utilizzando un congegno elettronico, il cosiddetto staker, manomettevano gli apparati cambiamonete mandando in tilt la macchina che iniziava a svuotare tutto il contenuto di monete. Bonnie e Clyde”,  secondo la ricostruzione dei Carabinieri tuderti, si recavano nei locali, generalmente in orari notturni, quando era prevedibile una scarsa affluenza di clienti.
Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Todi, con l’ausilio dei colleghi di Velletri, hanno arrestato la coppia grazie anche la video-sorveglianza dei locali che li ha fatti individuare avendo anche precedenti per gli stessi reati. Nei confronti dei due indagati è stata inoltrata anche la proposta della misura di prevenzione del divieto di ritorno nei comuni di Todi, Marsciano, Deruta e Fratta Todina per tre anni.

mercoledì 15 gennaio 2014

UNICO MOTTO....DIFFIDARE!!!!

OTTIMO ARTICOLO TROVATO ALL'INTERNO DEL BLOG
http://www.angelobuscaglia.it/category/aprire-una-lavanderia/consigli/salvati-dalla-fregature-nelle-self/
ATTENZIONE..DIFFIDARE SEMPRE DA CHI DICE CHE APRIRE UNA LAVANDERIA SELF-SERVICE SIA ECONOMICO E SEMPLICE!!!
Nella scorsa settimana mi sono stati illustrati due casi, pervenutemi da due regioni italiane differenti, attraverso i miei responsabili di area che seguono le zone in questione. Si tratta di situazioni che potevano compromettere il futuro di un potenziale Cliente che entra per la prima volta nel mondo delle lavanderie self service a gettoni.
lavanderie self service truffa
Ora, vi racconto il caso che mi ha colpito di più, lo titolerei: la ditta con le lavatrici “demo” che si mette “on line” senza fissa dimora!
Il signor X contatta Noi come altri competitor e ne individua due che possono essere vicini alla sua idea d’impresa nel mondo del self service: sin qui una situazione abbastanza normale che evidenzia una concorrenza di prodotto tra tre aziende, peccato che una di queste NON esista! Esatto, il cliente evidenzia un offerta con attrezzature simili e foto grafie copiate da altri siti – situazioni che molto spesso accadono ed il nostro ufficio anticontraffazione – mensilmente con il nostro studio legale spicca le necessarie denunce per far oscurare i domini di questi soggetti che violano copyright e marchi – infatti si tratta di un preventivo su carta bianca scritto a penna e con molti errori grammaticali, tecnici ed algebrici, recante un negozio LavaTu.
Il negozio in questione fa parte dei punti vendita di lavanderie americane in catena diretti dalla Società Lautomatica Italia ed affidati in gestione e, tra l’altro è un punto vendita pilota che fa parte dei negozi di scuola-formazione a disposizione dei nostri futuri Clienti ancor prima di firmare il contratto con noi.
Dov’è la truffa?
Oltre aver utilizzato immagini altrui, l’improvvisato venditore “on line” ha pensato bene di offrire una lavanderia chiavi in mano ad un prezzo di 19.000,00€ iva compresa: qualcosa di irrealizzabile in quanto solo i lavori di allestimento con tutte le certificazioni CE e la messa a norma del cantiere (POS) raggiungono tale importo, quindi una vendita senza le attrezzature!
Come può essere possibile?
Facciamo delle verifiche e scopriamo che sul sito della ditta “on line” del soggetto trattasi di una ditta individuale creata nell’ultima settimana di ottobre del 2013, che vanta però un’esperienza pluriennale: ma come? Ha una sola settimana di vita…. E tutte le immagini inserite nel sito sono riferite a negozi di altre aziende ed in particolare ai nostri!
lavanderie a gettoni chiuse
Una micro ditta individuale con alcune “demo” di lavanderie messe “online” non di proprietà ma di altri, ovvero: questa ditta non ha mai commercializzato una lavatrice, data anche la presenza in web da soli sette giorni. Ma non solo…..
Approfondiamo l’iscrizione camerale e scopriamo che il soggetto non può vendere attrezzature per lavanderie in quanto non abilitato … al che mobilitiamo l’ufficio legale per le necessarie segnalazioni agli organi di vigilanza preposti. Il Cliente ha rischiato grosso: perdere denari e ricevere – forse – attrezzature non conformi con dubbia provenienza.
Come termina la vicenda?
Il nostro preparato area manager che aveva già conquistato il Cliente, definisce l’affiliazione al brand LavaTu – lavanderie self-service a gettoni – non in franchising ma in concessione gratuita del marchio: consegneremo a breve il negozio unitamente all’attivazione del cantiere per garantire l’apertura dell’attività self-service entro il prossimo Natale.
Morale.
Va bene risparmiare, io sono il primo che cerca la soluzione più vantaggiosa ma, mi rapporto sempre alla mia contro parte: verifico che esista il venditore, che abbia una storia camerale come Lautomatica. Siamo sempre disponibili a far visionare i nostri dati di bilancio, camerali, le unità locali in gestione a terzi, le visure ipo-catastali immobiliari poiché Noi esistiamo, in un mondo web che è ricco di “sciacalli” pronti, improvvisati e senza scrupoli!